
San Leonardo Valcellina è un piccolo paese dei magredi pordenonesi. Si estende sulla pianura di origine alluvionale stretta tra il primo contrafforte montano e l’alta pianura. Ai piedi delle Dolomiti friulane, lungo il greto del Cellina, San Leonardo è il tipico paese di origine rurale che ha saputo mantenere caratteristiche e tipicità.
Recenti ritrovamenti archeologici testimoniano della presenza di una villa tardoimperiale, ma è con l’Abbazia di Summaga che si trovano le prime testimonianze scritte del paese. Si ipotizza che il suo sviluppo sia da attribuire alla posizione ideale tra vie diverse di comunicazione unita alla vicinanza al vecchio guado del Partidor.
L’invasione turchesca del 1499 segna profondamente la comunità, che ne esce totalmente distrutta e i conti di Maniago che si adoperano per ripopolare il territorio. San Leonardo vive per i successivi tre secoli ai margini della grande storia. Si segnalano il passaggio di truppe imperiali (sec. XVI) e l’avvistamento di truppe austriache in occasione della battaglia di Sacile (aprile 1809).
Con la Grande Guerra il Cellina assume una valenza strategica, San Leonardo sarà coinvolto nella rotta di Caporetto e nella successiva vittoria finale.
Il torrente Cellina (qui è la Celina) è sempre stato una presenza fondamentale nella vita del paese, acqua per la quotidianità, acqua per le pale idrauliche. Ma è con un personaggio originale che San Leonardo si fa conoscere: Antonio Dell’Agnolo (anche Dell’Angelo, 1798-1861) detto il Pellegrin. Questo compaesano è stato il primo a intuire che si poteva “fare risalire” l’acqua lungo la sponda del Cellina fino a condurla in Paese. Dopo anni di lavoro solitario riuscì nella sua impresa, esempio anche alle vicine comunità. La sua figura è ricordata con affetto, ciò che ancora resta della sua opera e la memoria popolare sono una viva presenza.
La San Leonardo Valcellina (prima, fino al 1954 era San Leonardo di Campagna ) resta appena discosto dai centri maggiori, immerso nella campagna delle siepi e degli appezzamenti ancora a misura d’uomo. Coltiva una forte solidarietà paesana e volentieri si ritrova nei momenti della festa.